A chi interessa: Associazioni culturali, scuole di musica, associazioni di crescita personale…
Cosa imparerai da questo articolo:
- Perché è nato il Terzo Settore e le sue funzioni
- Quali sono le leggi di riferimento del Terzo Settore
Definizione di Terzo Settore
Il Terzo Settore rappresenta un elemento fondamentale nel panorama sociale, economico e culturale di un paese. Esso include organizzazioni e iniziative che operano per il bene comune, senza scopo di lucro e spesso con finalità di carattere sociale, artistico, culturale o ambientale.
Ma cosa si intende esattamente per Terzo Settore? Perché è nato e quali sono i suoi riferimenti legislativi? Questo articolo si propone di esplorare queste domande in modo dettagliato.
Il Terzo Settore può essere definito come un’attività che si colloca tra il settore pubblico e quello privato. È composto da enti senza scopo di lucro, come associazioni, fondazioni, cooperative sociali e organizzazioni non governative (ONG). Queste organizzazioni operano principalmente con l’obiettivo di promuovere il benessere sociale e migliorare la qualità della vita delle persone, contribuendo così alla coesione sociale e alla solidarietà.
Storia e origini del Terzo Settore
Il concetto di Terzo Settore inizia a prendere forma negli anni ’70, quando ci si rende conto che esistono molte forme di organizzazione sociale che sfuggono alla categorizzazione in pubblico e privato. Si voleva creare uno spazio in cui le persone potessero collaborare per rispondere ai bisogni della comunità senza perseguire un profitto economico.
Il Terzo Settore ha visto una crescente importanza nel mondo occidentale, soprattutto dopo la crisi economica degli anni ’70 e ’80, che ha reso evidente l’incapacità di alcune istituzioni pubbliche di rispondere in modo efficace a tutte le esigenze sociali. In questo contesto, le organizzazioni del Terzo Settore hanno iniziato a assumere un ruolo sempre più rilevante nell’offrire servizi sociali e nel promuovere iniziative comunitarie.
Riferimenti legislativi in Italia
In Italia, il Terzo Settore è regolato da una due leggi che ne definiscono le caratteristiche e il funzionamento:
- Legge 266/1991: nota anche come Legge quadro sul volontariato. Questa legge ha fornito un riconoscimento formale alle associazioni di volontariato, promuovendo e sostenendo le attività di solidarietà.
- Codice del Terzo Settore (Decreto Legislativo 117/2017): questa legge ha ridefinito il quadro normativo, fornendo una struttura più chiara per le associazioni, le fondazioni e le cooperative sociali. Il codice si propone una serie di principi fondamentali:
- Riconoscere e promuovere l’autonomia e la partecipazione simbolica dei cittadini.
- Favorire la creazione di reti tra le diverse organizzazioni.
- Stabilire requisiti di trasparenza e responsabilità.
Riforma del Terzo Settore
La riforma del Terzo Settore si inserisce in un contesto più ampio di rinnovamento delle politiche sociali in Italia e ha come obiettivo principale quello di semplificare e rendere più efficiente il funzionamento delle organizzazioni senza scopo di lucro. Sono state introdotte misure fiscali favorevoli, agevolando la raccolta di fondi e il sostegno alle attività delle organizzazioni.
Le principali caratteristiche del Terzo Settore le possiamo così individuare:
- assenza di scopo di lucro: uno degli aspetti distintivi del Terzo Settore è l’assenza di scopo di lucro. Le organizzazioni operano per soddisfare bisogni collettivi e non per generare profitto personale. Eventuali surplus economici vengono reinvestiti nell’attività, contribuendo così al raggiungimento delle finalità sociali dichiarate;
- partecipazione e inclusione: le organizzazioni del Terzo Settore sono fondamentalmente basate sulla partecipazione dei volontari e dei soci. Questi ultimi non sono considerati meri destinatari dei servizi, ma attori attivi nella progettazione e nella gestione delle attività. Questo approccio favorisce l’inclusione sociale e la coesione comunitaria;
- innovazione sociale: il Terzo Settore è spesso un terreno fertile per l’innovazione sociale. Molte iniziative che nascono all’interno di queste organizzazioni propongono soluzioni creative a problemi complessi, sfruttando approcci nuovi e alternativi a quelli delle istituzioni pubbliche e private.
Le funzioni sociali del Terzo Settore
Il Terzo Settore per quanto possa sembrare un mondo complesso ha invece la funzione di facilitatore nel raggiungimento di scopi istituzionali fondamentali:
- servizi sociali e assistenziali: uno dei compiti principali del Terzo Settore è quello di fornire servizi sociali e assistenziali, attivandosi in settori come la sanità, l’educazione, l’inclusione lavorativa e la tutela dei diritti. Le organizzazioni operano solitamente in collaborazione con le amministrazioni locali e altri attori del sistema sociale;
- promozione della cultura e dell’arte: molti enti del Terzo Settore si dedicano alla promozione della cultura e dell’arte, organizzando eventi, laboratori, corsi e manifestazioni che hanno come obiettivo la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale locale;
- advocacy e difesa dei diritti: il Terzo Settore svolge anche un’importante funzione di advocacy, difendendo i diritti delle persone più vulnerabili e rappresentando gli interessi di gruppi sociali marginalizzati. Attraverso campagne di sensibilizzazione e attività di lobby, questi enti cercano di influenzare le politiche pubbliche e di porre all’attenzione dell’opinione pubblica temi sociali rilevanti.
Il ruolo del Terzo Settore nella società
il collettivo sociale sta beneficiando tantissimo del modello di riorganizzazione dei gruppi che si sono formati per il raggiungimento di scopi non di lucro, sintetizziamoli:
- coesione sociale e inclusione: in un contesto di crescente disuguaglianza e divisioni sociali, il Terzo Settore si propone come un motore di coesione sociale, favorisce l’integrazione di persone provenienti da diverse realtà, promuovendo la solidarietà e la cooperazione;
- sviluppo economico sostenibile: il Terzo Settore contribuisce allo sviluppo economico in modo innovativo e sostenibile. Attraverso la creazione di posti di lavoro e l’offerta di servizi, le varie organizzazioni partecipano attivamente all’economia locale, spesso in settori che tendono a essere trascurati dalle imprese tradizionali. Tutto questo porta a un miglioramento del benessere economico delle realtà a chilometro 0;
- formazione e sensibilizzazione: le organizzazioni che operano nel Terzo Settore sono anche attive nella formazione e nella sensibilizzazione delle comunità riguardo a temi sociali, ambientali e culturali. Offrono corsi di formazione e attività di sensibilizzazione, contribuendo a creare una società più consapevole delle proprie responsabilità e diritti.
Sfide e opportunità del Terzo Settore
Il Terzo Settore ha appena cominciato ad avere i primi risultati, ma ci si rende conto che il grande lavoro deve ancora essere accolto e percepito. Dietro a tutta questa struttura di riorganizzazione del mondo del no profit, ci sono concetti complessi ma necessari come:
- sostenibilità economica: la dipendenza da finanziamenti pubblici e donazioni private può rendere difficile la pianificazione a lungo termine. È dunque necessario esplorare modelli di fundraising innovativi e strategie di auto-sostenibilità;
- professionalizzazione e competenze: con l’aumento delle aspettative riguardo alla qualità dei servizi offerti, il Terzo Settore si trova ad affrontare la sfida della professionalizzazione. È importante investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze per garantire la qualità dell’operato;
- adattamento alle nuove tecnologie: l’adeguamento alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione dei servizi può rivelarsi strategico per migliorare l’efficienza e raggiungere un pubblico più vasto.
Il Terzo Settore rappresenta un pilastro fondamentale della società contemporanea, contribuendo al benessere sociale, all’inclusione e alla coesione. La sua evoluzione storica, le caratteristiche distintive, le funzioni e il ruolo svolto nelle diverse dimensioni della vita sociale ed economica dimostrano l’importanza di questa riforma. Tuttavia, è fondamentale affrontare le sfide attuali e future, garantendo una crescita sostenibile e un adeguato riconoscimento delle azioni e del valore che queste organizzazioni portano nel contesto sociale. La legislazione italiana, in continua evoluzione, offre un quadro di riferimento sempre più chiaro e favorevole, ma è il riconoscimento della società civile e delle comunità il vero motore del cambiamento. L’educazione al concetto di scopo sociale, di collaborazione, di volontariato…sin dai primi anni di scuola, è la vera svolta della società per crescere individui più consapevoli e altruisti.
In un mondo sempre più complesso, proprio il Terzo Settore ha le potenzialità per giocare un ruolo da protagonista nella costruzione di un futuro più giusto, solidale e senza discriminazioni.
Fonti:
- “Fisco amico per musicisti e artisti” di Carmen Fantasia – Edizioni Curci
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